Gli artisti dei laghi sono presenti nel Granprincipato di Kijv fin dal dodicesimo secolo, dove collaborano alla grande fabbrica della cattedrale di Santa Sofia. La seconda tappa è il Rinascimento, quando i Solari di Verna e i Novi di Lanzo danno un contributo decisivo alla ricostruzione del Cremlino di Mosca nel momento di fondazione dell’impero zarista. La terza tappa è la presenza massiccia e predominante degli artisti dei laghi nell’invenzione settecentesca della nuova capitale russa, San Pietroburgo: un lavoro che dura un secolo, e termina nel successivo con l’attività degli Scotti di Laino. Vi è dunque una sequenza di otto secoli, vitale per comprendere non solo l’arte ma anche la storia.